Le mie emozioni: un valore aggiunto per una comunicazione d'impatto

Di Laurent Vuarraz

Cosa fa la differenza tra una passeggiata impegnativa nel bosco, una cerimonia funebre, una spedizione emozionante, un matrimonio o perdersi nel bosco al tramonto? Le diverse emozioni che queste esperienze mi fanno provare.

Laurent Vuarraz, CEO e fondatore

Se da un lato le emozioni sono associate ai momenti più belli della nostra vita, dall'altro possono essere terrificanti a causa delle reazioni che scatenano in noi. Ecco perché, in tutti i corsi di formazione che ho tenuto negli ultimi 20 anni, le persone vogliono sistematicamente gestire meglio le emozioni nella loro comunicazione. Allora chiedo loro: "Perché? Perché devo controllarmi, sono troppo sensibile, perdo il controllo e sono impotente".

L'illusione del controllo emotivo

Le nostre forti emozioni possono generare reazioni e comportamenti spaventosi. Possono essere dolorose e talvolta pericolose. Spesso sono un ostacolo alle buone relazioni. Ci feriscono, ci fanno sentire ridicoli, deboli e incompetenti. Ci stringono lo stomaco, ci impediscono di dormire, ci fanno urlare e a volte anche piangere... E la loro dimensione incontrollabile ci fa dubitare di noi stessi. Ecco perché, a prima vista, tutti vogliamo controllare le nostre emozioni. Vogliamo essere in grado di gestirle, di controllarle.

Riteniamo che una persona con un buon autocontrollo sappia gestire le proprie emozioni e neutralizzare le proprie reazioni. Alcune persone arrivano a sognare di poter sopprimere le proprie emozioni. Il controllo emotivo significherebbe quindi essere in grado di frenare un'azione inappropriata, o addirittura di non provare nulla. Ma se faccio così... agisco a favore o contro me stesso?

Piuttosto che cercare di domare le nostre emozioni, dobbiamo capirle meglio.

Identificare e comprendere le emozioni

Le emozioni sono un riflesso autentico di ciò che accade nel profondo di noi stessi. Non si tratta di domarle o reprimerle, ma di comprenderle meglio. La nostra tecnologia Talk.Swiss vi offre l'opportunità di catturare le vostre emozioni e di domarle in un ambiente sicuro. La nostra ragion d'essere è supportarvi affinché possiate utilizzarle con talento. Il nostro specchio magico vi permette di conoscere le vostre emozioni in un ambiente sicuro.

Diventando dinamicamente consapevole del mio universo emozionale, posso interagire con le emozioni negative e positive che sorgono dentro di me. Poi imparo a collegarle in modo che comunichino tra loro per facilitare l'accesso al movimento e all'energia vitale. Questo mi permette di guidare la mia intenzione nella consapevolezza che non possiamo vivere solo di emozioni positive. Le emozioni negative sono essenziali per la nostra sopravvivenza: tracciano un percorso e danno sicurezza.

Con la nostra soluzione, sarete finalmente in grado di capire cosa sta succedendo nel vostro viso a livello emotivo e, per estensione, dentro di voi.

Si imparano a conoscere le emozioni di base e si scopre che in genere sono composte da diverse emozioni che si sovrappongono l'una all'altra. Ad esempio, si può provare irritazione, che è composta da rabbia e disgusto. Il nostro sistema nervoso è così veloce che può trasmettere diversi segnali emotivi contemporaneamente per formare emozioni complesse. La nostra tecnologia permette di visualizzarle. E finalmente si può capire cosa si sta trasmettendo. Potete rendervi conto che state inviando segnali emotivi contraddittori che possono coesistere senza problemi e senza che ve ne rendiate conto.

Il nostro specchio magico

Il nostro "specchio magico" vi permette di prendere coscienza delle vostre emozioni. Non cercherete più di controllarle, ma le vedrete come una guida allo sviluppo per migliorare il vostro impatto professionale. A poco a poco, diventano una potente leva per migliorare le vostre relazioni e la vostra postura.

Laurent Vuarraz

Article proposé par Laurent Vuarraz Voisin

Formé en science humaine et intelligence collective, Laurent Vuarraz Voisin accompagne des organisations à expérimenter de nouvelles formes de gouvernance partagée et un nouveau positionnement du leadership. Il fonde TALK en 2011 et consolide des compétences en ressources humaines et médias. Spécialiste en communication avec plus de 20 ans d’expérience comme journaliste, producteur et manager à la RTS, son regard et ses interventions s’appuient sur une mise en synergie de ses différentes compétences. Centrée sur la posture du dirigeant, sa pratique place l’individu comme acteur du changement et la relation comme moteur de l’implication. Son écoute et sa capacité d’ajustement lui permettent de révéler le sens et de mutualiser les ressources individuelles à travers la co-construction.